La lezione

Ci sono momenti in cui la Vita sembra particolarmente premurosa. Non tanto perchè il vento gonfi le vele e l’andare si prometta generoso, anche per le reti. No. Semplicemente perché stai in pace con te stesso.

Sono quei momenti in cui provi un senso di benessere e le cose che sono attorno si offrono come conforto di un desiderio coltivato.

Perfino l’aria che respiri l’avverti carica di qualcosa che non  riempie solo i polmoni,   appaga anche il cuore.

Ieri ero in campagna. Il cielo era bello, pulito dal maestrale. C’era silenzio. Si sentivano solo il canto degli uccelli e, di tanto in tanto, il borbottare di qualche macchina di passaggio.

Verso mezzogiorno, un po’ affaticato, mi sono seduto per mangiare qualcosa.

A portata d’occhio c’era un gelso, con i suoi frutti già maturi. Veniva visitato da ghiandaie, merli, cinciallegre, capinere…

Per un po’ mi sono fermato a guardare.

Gli uccelli arrivavano, prendevano qualche gelso e poi via, a gustarsi anche loro il pranzo.

Ho incassato il colpo. Quelle dolcissime bestioline mi stavano dando una  lezione.

Gli animali hanno, con la natura che li circonda, un rapporto equilibrato. Prendono solo quello che è necessario per vivere.

Non devastano, non distruggono, non inquinano. Non hanno il profitto come dio supremo, sul cui altare sacrificare tutto, perfino la propria vita.

Anche quando uccidono, non lo fanno per gioco, per vendetta, per conquistare regni o per esportare democrazie. Hanno solo da mangiare, per mantenersi in vita.

La natura ha creato un rapporto armonioso tra le varie specie.

Solo l’uomo è capace delle più tristi nefandezze, sia verso i suoi simili che verso l’ambiente.

Ed oggi paghiamo pegno.

FOTO: Vittorio Di Leone

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