Negli ultimi anni i matrimoni son diventati una fiera delle vanità: centinaia d’invitati, liste nozze, cineoperatori, fiorai, parrucchieri, abiti firmati, pranzo…
Sembra che la preoccupazione maggiore per chi si sposa e per i loro genitori sia il pranzo. Bisogna strafare. Bisogna sfiancare gli invitati a forza di mangiare. Un matrimonio “riesce bene” se tutti tornano a casa spossati.
Guardate invece questo matrimonio; è di qualche anno fa, quando tutto era a misura d’uomo.
Si andava in chiesa, si tornava a casa e si mangiava, come in un giorno di festa. Uniche “stravaganze” la torta, i confetti ed i sospiri di Renato o quelli di Mormanno.
Ed era bello così.
Abbiamo affidato alle cose valori che non hanno. Abbiamo dimenticato che è più calda una carezza che un diadema di brillanti.
La foto di Giovanni Candia si riferisce al matrimonio dei suoi genitori