Un’ottantina di organizzazioni europee si stanno mobilitando per dire no alla stesure del cosiddetto trattato Tafta, il Transatlantic Free Trade Area, che Europa e Stati Uniti stanno preparando durante incontri rigorosamente a porte chiuse. Il rischio? La cessione di sovranità al mondo della finanza e delle corporation.
L’accordo, di cui sono trapelati alcuni passaggi (trovate nell’allegato Pdf il testo messo a disposizione da Corporate Europe) potrà avere effetti anche devastanti dugli standard ambientali, sui requisiti per gli alimenti e per l’industria agroalimentare, sui diritti dei lavoratori, sulla proprietà intellettuale, sui diritti dei consumatori, sui diritti dei cittadini e sulla democrazia. La finalità pare infatti quella di definire un accordo quadro su una quantità di argomenti sensibili che potranno impegnare i paesi contraenti a una cessione di sovranità al mondo della finanza e delle corporation, con il rischio paradossale che gli Stati siano persino chiamati a rispondere davanti alle aziende e non viceversa.
Il documento segue le orme di quello che è stato chiamato Acta (Anti-counterfeiting trade agreement) di cui l’europarlamento ha respinto la ratifica nell’estate 2012 (trovate il testo finale di Acta nell’allegato Pdf) e del TPP (Trans-Pacific partnership), accordo simile ma transpacifico.
Le organizzazioni europee che si sono mobilitate hanno anche avviato una raccolta di firme sulla piattaforma di Avaaz: “Senza la possibilità din intervento dei governi, il capitalismo non avrà più limiti, cinfini, né regole e non baderà ad altro che creare profitto per chi è già ricco proteggendo solo i grandi gruppi d’affari” spiegano i promotori. La mobilitazione Stop Tafta si è dotata anche di unmanifesto in italiano e si sta organizzando su Facebook.
di Alexis Myriel
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