Cavaddu lungo

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Nel tempo contadino non si giocava mai da soli. Ed era un bene. S’imparava a stare con gli altri, ci si misurava con gli altri. Certo, non mancavano scazzottate, bernoccoli, camicie strappate, ma facevano parte del gioco. Era il tirocinio per imparare il mestiere di vivere.

Questa foto vi mostra u “cavaddu lungo”, uno dei giochi più praticati dai ragazzi di Orsomarso, assieme a ‘mmucciatedda, mazza e pivuzu, steccia e prigiuniri.

Era un gioco di abilità e di resistenza. Si andava avanti fino a che le forze reggevano.

Spazi privilegiati, dove era facile trovarsi: Piazza e Chiazzetta.

Foto: RETE

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