QUEL TRAGICO 11 SETTEMBRE la democrazia venne presa a cannonate

Salvador Allende

Salvador Allende

 

“Fate tutto il necessario per danneggiarlo e farlo cadere, quel figlio di puttana va schiacciato con qualsiasi mezzo”.
Così si esprimeva il “democratico” presidente degli Stati Uniti Richard Nixon quando, insieme con Herry Kissinger decise di far uccidere Salvador Allende e di instaurare una giunta militare in Cile.
L’interesse degli USA per il rame cileno, nella pianificazione di Nixon e di Kissinger, valeva la ferocia sanguinaria del dittatore Pinochet.
Salvador Allende è tra le vittime più rappresentative tra quelle che hanno contrastato l’avanzata imperialista statunitense.
Neanche noi siamo stati risparmiati.
Da Enrico Mattei ad Aldo Moro la CIA non ha mai trascurato di paralizzare ogni iniziativa economica e politica che ci avrebbe consentito autonomia strategica.
Salvador Allende è stato un brillante esperimento politico di socialismo democratico.
Dopo la sua uccisione il prezzo del dolore pagato dai cileni è stato altissimo e si è rinnovato nei decenni successivi.

Richard Nixon

Richard Nixon

Come dimenticare l’immagine del dittatore Wojtyla, durante una sua villeggiatura in Cile, che omaggia il dittatore Pinochet e nega alle madri dei Desaparecidos un incontro.
Democrazia Atea celebra l’11 settembre in memoria di un uomo ucciso per volontà degli Stati Uniti perché credeva nelle aspirazioni egualitarie del suo popolo e voleva emanciparlo dallo sfruttamento senza dignità.

La Segreteria Nazionale di Democrazia Atea
www.democrazia-atea.it

Militari in azione durante il colpo di stato

Il vero undici settembre : 1973, la tragedia di Allende e del Cile

di Redazione

Per chi ha buona memoria, e per chi non accetta che la Storia sia scritta solo da vincitori ed oppressori, il ricordo dell’undici settembre 1973 è incancellabile. In quel giorno infausto, una parte dell’esercito capeggiata dal traditore Pinochet, si rivoltò con un golpe fulmineo contro il legittimo Presidente, il socialista Salvador Allende, e il suo governo di Unidad Popular, che aveva regolarmente vinto le elezioni. Il colpo di stato, preparato con una lunga tattica di logoramento dell’economia, era stato incoraggiato sin dal giorno della vittoria elettorale di Allende, ad opera dell’amministrazione Nixon, e del suo Segretario di Stato Kissinger. L’idea di un paese a guida socialista in America Latina, dopo la rivoluzione cubana, era considerato intollerabile dall’Amministrazione americana. Le manovre della Cia costruirono rapidamente il contesto ideale per un dissesto dell’economia e parallelamente organizzarono la sollevazione dell’esercito, dopo l’eliminazione fisica di un Generale fedele ad Allende.

La Moneda colpita dalle bombe

La Moneda colpita dalle bombe

La mattina dell’undici settembre 1973, i traditori, capeggiati da Pinochet, in cui l’onesto Allende riponeva fiducia, mossero con le loro divisioni contro il palazzo presidenziale, la Moneda, e verso i principali obiettivi strategici ; l’aviazione bombardò la facciata del Palazzo fino a distruggerla ; la crudeltà dimostrata dall’esercito fu sin dai primi momenti cieca ed incontrollabile, contro chiunque fosse sospettato di sostenere il governo.

Una immensa retata raccolse centinaia di prigionieri nello stadio calcistico della capitale : molti di loro non fecero mai ritorno a casa. Allende, assediato nella Moneda, fu trovato morto, colpito alla testa da colpi di Kalashnikov : ancora oggi non si è certi se sia stato ucciso o si sia tolto la vita per non cadere nelle mani degli aguzzini. Nei giorni e negli anni successivi iniziò una repressione feroce, che fece migliaia di morti e di desaparecidos : è interessante, in questi giorni, osservare come diversi commentatori, di ispirazione “liberale”, abbiano minimizzato, sulle principali testate, sulla vastità e la crudeltà della repressione e sul numero dei morti : forse anche per loro la deriva marxista del governo Allende, che aveva nazionalizzato le imprese americane, è stata più grave e criticabile della repressione e dello sterminio indiscriminato di migliaia di persone. La Storia e la memoria degli uomini per ora non tradiscono : a Santiago una enorme manifestazione ha ricordato Allende e la ricorrenza di quella tragedia.

Pinochet-Kissinger

Pinochet-Kissinger

In quegli anni settanta in cui le dittature fasciste dominavano l’America Latina, e ancora imperversavano in grandi paesi europei, come Spagna, Portogallo e Grecia, la dottrina Nixon immaginava per l’Italia la strategia della tensione, che aveva termine proprio con le dimissioni del presidente americano a seguito dello scandalo Watergate. Oggi è piacevole discettare sull’eurocomunismo di Berlinguer e sulle sue caute conclusioni a seguito della tragedia cilena : allora non c’era il tempo per queste amene digressioni, c’erano soltanto la morte, le fucilazioni sommarie, la tortura indiscriminata, il martirio di una nazione. Forse, la distanza della nostra epoca dalla realtà e dalla storia è tutta in questo subdolo revisionismo e in questa versione edulcorata di fatti assolutamente tragici. Il volto di Allende, la sua onestà, il suo ingenuo ottimismo, restano indistruttibili di fronte al tempo e alla Storia : i volti e i nomi dei carnefici e dei loro mandanti scenderanno sempre più nelle gore della riprovazione e dell’infamia.

 

Fonte: http://cafegolem.wordpress.com/2013/09/11/il-vero-undici-settembre-1973-la-tragedia-di-allende-e-del-cile/

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