Lascialo cadere

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Un ricco mercante si recò un giorno dal Buddha. “Dimmi che cosa devo fare per ottenere la liberazione” gli domandò offrendogli un vaso d’argento.

Il Buddha gli rispose: “Lascialo cadere”.

L’uomo lasciò cadere a terra il vaso.

Poiché il Buddha si era fatto silenzioso, il visitatore gli ripeté la domanda e, questa volta, gli offrì un piatto d’oro. “Che cosa devo fare per raggiungere la salvezza?”

“Lascialo cadere” gli rispose l’Illuminato.

Il mercante lasciò cadere a terra il piatto.

Poi, visto che non gli veniva data altra indicazione, si decise a ripetere la richiesta, porgendo il dono più prezioso che aveva: un diamante.

Il Buddha gli rispose: “Lascialo cadere”. Il visitatore pensò di essere stato preso in giro.

Indignato, si alzò di scatto per andarsene. Fatto qualche passo, si voltò a dare un ultimo sguardo al Buddha.

E questi gli disse: “Lascialo cadere”.

All’improvviso il mercante capì.

Commento: Che cosa capì il mercante? Che cosa doveva lasciar cadere? Evidentemente l’insieme delle sue opinioni su ciò che bisogna fare per ottenere la liberazione, la salvezza. Egli aveva pensato – un po’ come tutti i ricchi – di potersela comprare con beni materiali e con offerte. E il Buddha gli aveva detto che questa era un’idea da lasciar cadere. Ma non bastava: occorreva “lasciar cadere” la mente stessa, con tutto il suo bagaglio di convinzioni, di ambizioni e di reazioni.

Fonte: web

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