Siamo a Scorpari, un po’ di anni fa.
Ad Orsomarso per vivere, fino a ieri, si lavoravano i campi e si pascolavano le bestie. Non c’era altro. Come in tante altre parti d’Italia.
In questa terra sterile, sono stati costruiti terrazzi persino nei dirupi. La miseria rendeva la vita difficile a tanti.
Poi venne l’Argentino. Per ultimo sono arrivati le pensioni e i soldi del Consorzio.
Scorpari era il grano, la carne, il formaggio.
Nella foto (da dx) Lina Sola, Fausto Laurito, Francesco Fortunato (nonno di Franca che mi ha passato la foto) e le mucche: Monachedda e Bianchina.
Siamo al tempo della “pisatura”.