Michelina

michelina

Ecco, foto come queste ti fermi a guardarle a lungo. Ti regali un momento di quiete, fai il vuoto attorno e ti lasci andare. I volti hanno parole che prendono. Parlano non solo di loro, ma anche di noi, di quel che è stato e che ci ha resi quel che siamo.   Il tempo fa sentire la sua presenza, ma questa volta non c’è violenza, lacerazione, perdita; è accumulo di ricordi, intrecciarsi di emozioni, abbraccio caldo di un passato che non è passato. È vita che si alimenta con le sue radici.

Michelina è bellissima; ha mollato i freni e si gusta con tutta l’anima una tarantella alla Chiazzetta. Occhi ammirati la seguono. Abbiamo la sensazione di sentire il mantacetto che scandisce i tempi della danza.

“In alcune giornate di festa (non necessariamente raccomandate) bastava poco per accostarsi all’ebbrezza e lasciarsi andare: bastava del vino e qualcosa da mettere sotto i denti.

Bastava la compagnia giusta.

La fisarmonica, con il concorso dei bicchieri che andavano giù senza parsimonia, sapeva creare l’atmosfera appropriata. Le melodie semplici, con qualche nota sforzata e a ritmi altalenanti, spingevano a balli di tipo tribale, improvvisati secondo l’estro del momento.”

 

Forse, con gli anni, ci siamo incupiti; qualcosa ci è scivolato di mano; o forse non siamo stati abbastanza accorti da capire che alcuni tramavano alle nostre spalle, per trasformare le nostre vite in “vuoti a perdere”.

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One Reply to “Michelina”

  1. Vincenzo Bloise ha detto:

    Ti ringrazio non solo per la foto ma per tutto quello che fai. Le foto e gli articoli sulla grande guerra erano necessari, per non dimenticare.
    Mia madre era una donna allegra: in queste occasioni manifestava tutta la sua felicità. Grazie ancora

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