Amore abita la dimensione dello sguardo

guardoo«Nell’amore gli occhi, lo sguardo, conservano il loro ruolo primitivo di strumento di comunicazione privilegiato.

Lo sguardo consente di vivere qualsiasi esperienza…»
(Aldo Carotenuto – Eros e Pathos: margini dell’amore e della sofferenza – Bompiani Edizioni, p.44)

«In fondo l’amore si fa con gli occhi. Solo due persone che si amano si possono guardare.
Le persone che non si amano non si guardano.»
(Aldo Carotenuto – dalla puntata televisiva di “Da storia nasce storia”)

Guardandoti negli occhi
ricordo soltanto di aver visto
il tuo volto in sogno.
(Tagore – da Sfulingo)

« [Gli occhi] esercitano una grande fascinazione perché attraverso lo sguardo noi possiamo amare e dialogare segretamente con l’altro all’insaputa di tutti.
Questo gioco degli sguardi è un tipo di comunicazione che consente molte audacie e non lascia traccia. […] Si può affermare che attraverso lo sguardo noi riusciamo a capire meglio le parole.»
(Aldo Carotenuto – Eros e Pathos: margini dell’amore e della sofferenza – Bompiani Edizioni, p.56)

«Ai confini tra il corporeo e l’incorporeo, amore abita la reciprocità dello sguardo, del sorriso, della voce, del gesto, del movimento. un sorriso che non è contrazione ma offerta, uno sguardo che apre insicuro la strada del desiderio in cui si riflette l’unicità dell’evento, una voce malcerta in cui è tutta l’immediatezza sensibile, l’incarnazione della parola, un gesto in cui la grazia che è ritmo della bellezza chiama tenerezza, mentre un movimento che accenna una timida disposizione di danza allude a un’impercettibile gioia nascosta.»
(Umberto Galimberti – Le cose dell’amore. Feltrinelli 2004, p.19)

 

Fonte: http://www.jungitalia.it/2016/08/29/gli-occhi-dellamore-psicologia-e-sguardo/

Foto RETE

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