Nel primo caso di rosso nemmeno l’ombra. Nel secondo, di rosso soltanto l’ombra.

 

I tradizionali partiti di sinistra hanno barattato la loro sopravvivenza con il tradimento integrale e conclamato di un patrimonio enorme di speranza e memoria, visioni e sconfitte, che dovevano invece elaborare e conservare. Questo vale per quelli grandi, di potere, come per la frantumaglia di resistenza simbolica. I primi hanno aderito con cinismo ed entusiasmo infinitamente maggiore dei partiti di destra al mantra e alle pratiche neoliberali che dopo essere state testate in Sudamerica e in altre province del capitale, vengono ora applicate con gli effetti che si possono ben vedere in Europa da oltre un decennio (l’atto di ingresso nella crisi europea, quello che “prepara” le menti e i corpi, è il G8 di Genova del 2001). Si tratta dunque di un caso di tradimento, di infamia. I partiti minuscoli della sinistra radicale, con il loro narcisismo delle infime differenze, hanno invece ibernato in modo sterile una nostalgia comunista, o l’hanno estetizzata con discorsi identitari ornamentali, ricavando da questo una rendita di posizione che garantisce loro quel numero infimo ma per loro sufficiente di elettori e stipendi che basta a vivere: di rendita, appunto. Nel primo caso di rosso nemmeno l’ombra. Nel secondo, di rosso soltanto l’ombra.

Tutto quel che dà speranza, su questo fronte, almeno in Italia (in altri paesi la situazione è decisamente diversa) avviene fuori dalla politica. Nella società o in campi della vita e del potere più ristretti, dove accadono ogni giorno cose incredibili e bellissime. Tutte le energie di cui c’è bisogno per riaccendere discorsi e pratiche di questo genere sono disponibili. Nessuna persona mediamente intelligente e informata dei fatti – almeno a sinistra – è però disponibile a investire questi desideri e queste speranze, nell’ambito in cui, fino al secolo scorso, pareva obbligato, sensato e nobile investirle: la politica, appunto.

Intervista al filosofo Enrico Donaggio a cura di Paolo Bartolini.

Fonte: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=127323&typeb=0&Loid=315&la-critica-e-il-suo-destino

 

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