Vocaboli del nostro dialetto di origine greca
ABBRAGUTO
Rauco
Da bránchos raucedine; con protesi di “a”.
Della “a” eufonica aggiunta all’inizio di una parola (protesi) si trovano vari esempi nei dialetti meridionali, es. “ajéri” per “ieri”.
ALLERTA
Stare in piedi
Da aertào sollevare, stare in piedi.
ABBASSILA’, ISS
Aizzare
Da lissáino essere adirato. Confronta anche la parola lissa che significa “furore guerresco” e, anche, “rabbia dei cani”; il verbo “abbsssilà” si usa, infatti, soprattutto quando si vuole aizzare un cane contro qualcuno.
La parola era usata, in questo significato, già nel greco classico. Fra gli altri autori, confronta, a questo proposito, Senofonte, An. V, VII, 26 édeisan de me lìssa tis osper cusin emin empeptócoi (temevano che ci fosse venuta addosso una rabbia come a cani).
ANDRASATTE
Usato nella forma avverbiale “all’andrasatte” nel significato di “all’improvviso”.
Potrebbe derivare dalla radice verbale dram per il verbo trecho che significa “correre”; e, quindi, “di corsa, all’improvviso”.
Tutto il materiale che trovate in questa “categoria” è frutto del lavoro e dell’intelligenza di don Luigi Branco, un prete di Sant’Arcangelo di Lucania.
Io mi sono limitato a prendere quanto serve a spiegare l’origine greca di alcuni vocaboli del dialetto orsomarsese.
A don Luigi ed ai giovani che l’aiutano nel suo lavoro tutta la mia gratitudine.
Nota: le parole greche sono scritte in caratteri latini.
(continua)
Una foto di Lissy Schmidt: ORSOMARSO, Chianitto