SANT’ANNA 1959

 

 

Ad Orsomarso siamo soliti spostare le feste dei santi alla domenica. I santi non s’incavolano perché non rispettiamo il loro giorno di gloria e chi lavora si può gustare la festa in compagnia di amici e parenti.

Capita anche con sant’Anna; raramente la festeggiamo il 26 luglio. Trasportiamo tutto alla domenica successiva.

È  la festa più importante del paese.

Un tempo era molto sentita: il palco con le aloe e le bandierine alla Chiazzetta per il concerto di Roccanova, le bancarelle dei commercianti, i gelati dei fratelli Turco di Sapri, il vestitino nuovo o quasi nuovo, i fusilli con le polpette a pranzo …

Veniva diversa gente dai comuni vicini, soprattutto partorienti …

Ricordi, scampoli di vita che la memoria conserva … ed emozioni che riaffiorano

 

 

La donzelletta vien dalla campagna,

In sul calar del sole,

Col suo fascio dell’erba; e reca in mano

Un mazzolin di rose e di viole,

Onde, siccome suole,

Ornare ella si appresta

Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.

Siede con le vicine

Su la scala a filar la vecchierella,

Incontro là dove si perde il giorno;

E novellando vien del suo buon tempo,

Quando ai dì della festa ella si ornava,

Ed ancor sana e snella

Solea danzar la sera intra di quei

Ch’ebbe compagni dell’età più bella.

Già tutta l’aria imbruna,

Torna azzurro il sereno, e tornan l’ombre

Giù da’ colli e da’ tetti,

Al biancheggiar della recente luna.

Or la squilla dà segno

Della festa che viene;

Ed a quel suon diresti

Che il cor si riconforta.

I fanciulli gridando

Su la piazzuola in frotta,

E qua e là saltando,

Fanno un lieto romore:

E intanto riede alla sua parca mensa,

Fischiando, il zappatore,

E seco pensa al dì del suo riposo.

[…]

 

Leopardi

 

Nella foto la processione del 1959 vicino alla Chiazzetta

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2 Replies to “SANT’ANNA 1959”

  1. Cosma F. Pantalena ha detto:

    Guardando le foto delle feste di S. Anna di tanti anni fa, tanti ricordi ritornano alla mente: le bancarelle, le trombettine, le pistole di latta con i tubetti, la capre scannate e scuoiate dai macellai sulla strada, le fiaccolate (maravascke) la sera della vigilia e, prima ancora dei gelati dei fratelli Turco, i rinfriscki, i gelati super artigianali degli intraprendenti verbicaresi, che in un recipiente immerso nel ghiaccio contenuto in un altro più grande, facevano addensare dell’acqua colorata insaporita con limone, menta o altro. Quel ghiaccio era ottenuto compattando in montagna la neve in buche scavate nel terreno e ricoperte poi di terra e frasche che ne garantivano la conservazione per mesi.

    Sicuramente confuso fra quelle persone, sotto il sole cocente di luglio, chè a quei tempi le processioni si facevano al mattino, c’ero anch’io: le processioni me li feci tutte finchè le vicende della vita non allontanarono me e tanti di quei devoti da Orsomarso.

    Dopo circa cinquant’anni (2010) ho partecipato ad un’altra processione di S.Anna, e ripercorrendo le vie del paese per le quali avevo corso e giocato da ragazzino con i miei coetanei, ho rivissuto molti ricordi ed emozioni, e riflettuto di fronte ai cambiamenti e agli abbandoni di quei di alcuni luoghi, alla scomparsa di quasi tutte le attività artigiane e dell’animazione dei vicinati.

    Poichè talvolta mi piace “giocare” con pensieri e parole, dopo quest’ultima esperienza mi sono dilettato a raccogliere e ordinare quei ricordi e quelle emozioni. Ne è risultato un quadretto senza pretese che, però, sembrandomi in sintonia con lo spirito di questa rubrica, penso che, forse, potrebbe trovarvi uno spazio. Eventualmente lo proporrò.

    Cosma F. Pantalena

    • admin ha detto:

      Cosma, sarebbe graditissimo. Non per niente ho chiamato questo spazio I LUOGHI DELL’ANIMA. Non ti sarà difficile arricchirlo con delle foto che aiutino le parole a comunicare pensieri ed emozioni. Ti saluto

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