Ah che notte di stelle sui tetti di questo povero paesello tra i monti!
A guardare il cielo da questi tetti si potrebbe giurare che
le stelle questa notte non vedano altro, così vivamente vi sfavillano sopra.
E le stelle ignorano anche la terra.
Quei monti? Ma possibile non sappiano che sono di questo paesello
che sta in mezzo a loro da quasi mill’anni? Tutti sanno come
si chiamano. […]; ed essi non saprebbero neppure d’esser monti?
E allora anche la più vecchia casa di questo
paesello ignorerebbe d’esser sorta qui, di far cantone qua a
questa via che è la più antica di tutte le vie? È mai possibile?
E allora?
Allora credete pure, se vi piace, che le stelle non vedano altro
che i tetti del vostro paesello tra i monti.
Pirandello, “Il gatto, un cardellino e le stelle”, Ferraro
ORSOMARSO: Panorama dagli ilici