Lo STABILIMENTO

 

Quello che vedete è quanto rimane dello STABILIMENTO.

Veniva chiamata così la segheria che nei primi anni del Novecento, e fino all’inizio degli anni Trenta, quando cominciò ad operare la ditta Argentino, lavorava i tronchi dei nostri boschi.

Una parte di questi tronchi arrivava in paese per fluitazione: venivano affidati, cioè, alle acque del fiume, mentre alcuni operai ne seguivano il percorso, pronti ad intervenire per facilitarne il deflusso. Questo significa che cento anni fa l’Argentino aveva una portata consistente.

La fluitazione migliora indirettamente le caratteristiche del legname perché  provoca una profonda lisciviazione dei tessuti legnosi.

Le acque del fiume servivano anche per far funzionare le seghe.

In genere nello STABILIMENTO si producevano tavole di vario spessore e traversine per la ferrovia.

La parte più recente del fabbricato apparteneva un tempo alla famiglia Bencardino (Cioppariddo); ora è dei discendenti di Antonio Regina.

 

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