SOLDATI

Le manie imperialistiche di Mussolini e gli interessi della grande industria mandarono al macello, in un’assurda guerra assieme ai tedeschi, migliaia di giovani italiani. In Libia, in Grecia, in Russia malgrado fossero male equipaggiati, compirono spesso gesti di autentico eroismo. Molti non fecero mai più ritorno a casa. Tra questi mio zio Giuseppe, il fratello di mia madre, presente in questa foto (il secondo da sx della prima fila).

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Soldati

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Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie

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Di Giuseppe Ungaretti

Anche se la poesia è breve, Ungaretti riesce ad esprimere la condizione di soldato. Egli paragona infatti il soldato ad una foglia d’albero in autunno: basta un colpo di vento per far cadere la foglia, così come basta un colpo di fucile a far morire il soldato.

La poesia è stata dedicata ai soldati che andavano in guerra e di cui il destino è già scritto.
Ma  forse non si riferisce solo a loro, bensì a tutti. Siamo tutti come delle foglie, non conosciamo il nostro futuro. Abbiamo una solo certezza…la morte.
Il non senso, il buio, il terrore, è dovuto a questa profonda e reale incertezza che l’uomo ha da sempre. Solo un grande come Ungaretti poteva racchiudere il pensiero di molti in poco meno di un verso.

Fonte: http://balbruno.altervista.org/index-2189.html

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