I Greci, che avevano dimestichezza con la genialità, il vino lo consideravano il dono di un dio: Dioniso.
Consumato nelle “dosi consigliate”, sa creare ebbrezza, spianare ostacoli, consolidare legami, nascondere malinconie.
Qui ne avete una dimostrazione.
Se le dosi non vengono rispettate allora può complicare percorsi, rendere instabili equilibri, aggrovigliare discorsi…
Oggi il problema è che non sempre si trova quello fatto con l’uva.