La vocazione

ORSOMARSO _Panorama con la neve

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“Alla fin fine che cosa spinge un uomo a scegliere di seguire la propria strada e a emergere dall’identità inconscia con la massa come da una cappa di nebbia? Non può essere la necessità, perché la necessità si presenta a molti, e tutti cercano rifugio nelle convenzioni. Non può essere la decisione morale, perché in genere scegliamo le usanze consuete. Che cos’è dunque che fa pendere inesorabilmente la bilancia a favore dell’inconsueto?

È ciò che comunemente si definisce VOCAZIONE; un fattore irrazionale, che fatalmente spinge a emanciparsi dalla massa e dalle strade già battute. La personalità autentica ha sempre una vocazione, e ha fede, ha fiducia (pistis) in lei come in un dio, benché, come direbbe l’uomo comune, sia soltanto un suo modo di sentire. Questa vocazione tuttavia opera come una legge divina, cui non c’è deroga. Il fatto che moltissimi seguendo la propria strada finiscano in rovina, non significa nulla per chi ha una vocazione. Egli deve ubbidire alla propria legge, come se fosse un demone a suggerirgli nuove, straordinarie strade. Chi ha una vocazione sente la voce della sua interiorità, è “chiamato”. ”

– Carl Gustav Jung, psicoanalista svizzero –

ORSOMARSO  – Panorama con la neve

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