Il nonno di Michela, Vittorio Paulon

 

Ai giovani “Argentino” non dice niente, anzi nello smercio quotidiano questa parola è scomparsa. Alle persone di una certa età, invece,  “Argentino” porta alla mente lavoro, pane, dignità.

Difatti, quando nei primi anni ’60 L’Argentino chiuse i battenti, ad Orsomarso guadagnarsi la pagnotta divenne un’impresa impossibile. Riprese massiccia l’emigrazione.

L’anima dell’Argentino era Vittorio Paulon. Tutti quelli che l’hanno conosciuto o che hanno lavorato con lui ne parlano con rispetto ed ammirazione, come di un uomo straordinario. Alcuni ne imitavano perfino l’abbigliamento con pantaloni alla zuava e calzettoni.

Tempo fa chiesi alla nipote di Vittorio, Michela Paulon, se aveva foto del nonno e se poteva farcene avere qualcuna per I LUOGHI DELL’ANIMA.

La signora Michela ce ne ha mandato alcune. La ringrazio per la cortesia.

Questa è la prima: ritrae Vittorio Paulon ed il figlio del presidente.

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3 Replies to “Il nonno di Michela, Vittorio Paulon”

  1. Cosimo Regina ha detto:

    ARGENTINO
    Per la miseria,
    è vero!……. ai molti odierni non dice nulla,… invece a me dice moltissimo non solo “Argentino” ma proprio ‘Paulon’.
    Lo ricordo come un sogno,..lontanissimo un OMONE ,… si con i PANTALONU alla ZUAVA e calzettoni, e parlava “un’altra” lingua il veneto.
    A quell’epoca il veneto per “bocca dei veneti era di casa ad Orsomarso.
    Orsomarso come luogo di ricchezza, di dignità, di luogo di immigrazione e di accoglienza di veneti, trentini, reggini, napoletani, genovesi , slavi, salernitani,

    TOSCANI (mia zia Elvira ‘ra tuscana’ , moglie di zio Vincenzo R. aveva il cognome NESI (un cognome pistoiese e pratese) proveniva dal pistoiese, …. come gli SPINICCI, …. e poi, …..tanti altri ancora.

    Mio padre Antonio R. (aveva allora la cantina, “DETTA dei REDUCU”) mi raccontava spesso di aver lavorato alla “DISPENSA”, rivestiva un RUOLO di FIDUCIA.
    Mi parlava di avere come riferimento i Viscido, i quali erano di Praja a Mare: qui vi era non solo un grande deposito ma lavoravano il legname che proveniva dalla montagne di Orsomarso.
    Cosimo Regina 05.04.’14

  2. Cristina ha detto:

    Sono stata ad Orsomarso ed essendo di Belluno non ho potuto fare a meno di sapere di più su questa migrazione al contrario, che molti ricordano ancora. Si parla anche di esperti nel montaggio ed uso di teleferiche che provenivano proprio dal bellunese. Ne sapete qualcosa? Mi interesserebbe grazie Cristina

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