30 modi per diventare più intelligenti –

 

 

Meglio un talent show o fare brain training?

Certo: gli esercizi per migliorare la memoria sono più utili allo sviluppo mentale che non guardare per l’ottavo anno consecutivo X Factor. Ma il massimo che possono ottenere è consentire un più facile e veloce accesso a conoscenze che già sono archiviate nella vostra corteccia cerebrale. Se lì l’informazione non c’è, nessun esercizio di brain training riuscirà a farvi capire perché la crisi economica sta massacrando l’Europa, il senso del “dito medio” dello scultore Maurizio Cattelan installato davanti alla Borsa di Milano o, più banalmente, che cosa può mandare in bestia il vostro capo (o fargli apprezzare il vostro lavoro).

 

Insomma: è molto più bello ed efficace esercitare il cervello con conoscenze nuove che con tutto ciò che già conosciamo. E ottenere allo stesso tempo quello che tutti desideriamo: essere più intelligenti, più capaci di creatività, di cogliere collegamenti invisibili agli altri, di ricordare quello che leggiamo, di capire gli studi medici su problemi che ci riguardano, o di prendere le decisioni giuste in amore, sul lavoro, nella vita.

 

IL QUOZIENTE MENTALE. Gli studi sull’intelligenza hanno fatto molti passi avanti e la lista di 30 attività stimola-intelligenza che troverete proprio qui sotto ne è una prima sintesi.

Una scoperta importante: il quoziente di intelligenza, che si pensava rimanesse lo stesso dall’infanzia in poi, può invece crescere (o diminuire) nel corso di tutta la vita. Secondo uno studio dell’University College of London, pubblicato sulla rivista Nature, può crescere anche di 21 punti. O crollare di 18. Questa ricerca, accoppiata con gli ultimi studi sulla neuroplasticità del cervello, secondo i quali il nostro organo più importante può creare nuovi neuroni anche a più di 70 anni, prova che possiamo migliorare l’intelligenza in qualsiasi fase della nostra vita.

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MUOVITI E IMPARA. Lo studio spiega anche che lo sviluppo dell’intelligenza è accompagnato da cambi strutturali nel cervello: un aumento sia in volume che in densità della cosiddetta materia grigia in una regione della corteccia motoria sinistra che viene attivata dalla lettura e dalla parola. Ancora più interessante è che le abilità motorie e le capacità intellettive non siano 2 cose distinte, talvolta perfino considerate incompatibili. Al contrario: tre attività molto diverse come ascoltare musica classica, lavorare all’uncinetto o fare il giocoliere con le palline hanno effetti simili nel migliorare le capacità dell’intelletto.

 

PIÙ NEURONI. Anche l’esercizio aerobico fa bene al cervello. Camminare per 30 minuti al giorno 5 giorni alla settimana stimola ad esempio la produzione di Bdnf (fattore neutrofico derivato dal cervello), una molecola che favorisce la produzione di nuovi neuroni e sinapsi e migliora le capacità di apprendimento. All’Università dell’Illinois a Urbana Champaign hanno scoperto che l’attività fisica accresce la materia grigia nella regione dell’ippocampo che elabora le nuove conoscenze e ne favorisce l’archiviazione nella corteccia frontale. E rifornire il vostro cervello di nuove informazioni migliora le sue capacità di apprendere. Se poi la fatica di una camminata vi stanca, meglio ancora: un sonnellino a metà giornata non solo ridà alla vostra mente lo smalto migliore ma riesce a farvi toccare livelli ancora più alti.

In uno studio alla University of California a Berkeley, condotto da Matthew Walker, si è scoperto che, facendo studiare un gruppo di studenti per qualche ora e poi lasciando fare, a una parte di loro, un pisolino, quelli che dormono imparano più di quelli che continuano a studiare. Forse per questa ragione società come Google e Nike mettono a disposizione dei dipendenti stanze per riposare.

 

BOLLICINE CEREBRALI. Lo studio dell’attività cerebrale durante i pisolini ha poi rivelato che questi favoriscono un’intensa attività mentale sotto forma di quelle che Walker definisce “bollicine di champagne cerebrali” e che, secondo la sua interpretazione, segnalano quando l’ippocampo sta trasferendo informazioni alla corteccia, dove vengono archiviate in modo permanente. Più informazioni riusciamo ad archiviare lì, maggiore sarà la quantità di bit (unità di misura dell’informazione) cui potremo accedere quando ne avremo bisogno. Non basta: il cervello funziona bene quando lo lasciate vagare liberamente, come hanno provato studi effettuati alla Tohoku University (Giappone). In particolare è questo stato di assoluto disimpegno a sviluppare la creatività che consiste nel vedere connessioni che rimangono invisibili ad altri.

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SONETTI STIMOLANTI. Un’altra importante scoperta, fatta all’Università del Michigan, riguarda il ruolo della memoria a breve termine. Ha un ruolo più importante di quanto si pensasse: migliora la fluidità cerebrale, la capacità di ragionare e risolvere problemi indipendentemente dalle conoscenze acquisite. «C’è ancora qualche dubbio sul fatto che l’esercizio mentale possa migliorare le nostre capacità di apprendere» ha detto al settimanale Usa Newsweek il premio Nobel per la medicina Eric Kandel, della Columbia University. Ma se si lavora sulla memoria cercando di ricordare i sonetti di Shakespeare, è probabile che anche la capacità di apprendere ne sia migliorata.

Le tecniche di diagnostica per immagini provano quanto le capacità mnemoniche possano potenziare e arricchire l’intelligenza. Parecchie aree del cervello (corteccia prefrontale laterale, corteccia parietale inferiore, cingolato anteriore, gangli basali) diventano più attive. E queste aree sono le stesse che entrano in attività quando la mente ragiona. Un’altra componente che ha effetti certi sull’intelligenza è l’attenzione. Gli effetti dell’attenzione possono spiegare perché stimolanti come quelli usati nei deficit di attenzione gravi alzino il livello di dopamina, ormone che produce sentimenti di autostima, il che rende facile prestare attenzione al compito da affrontare. Altra strada per ottenere questi risultati è, per gli studiosi dell’University College London, la passione. Se non avete interesse in ciò che leggete o ascoltate, non lo ricorderete, né lo potrete utilizzare per creare nuove connessioni mentali.

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DIETA INTELLETTUALE. Altre attività che funzionano benissimo? Studiare una nuova lingua, ad esempio, non solo migliora l’IQ, ma rimanda di 5 anni in media il rischio di demenza senile nelle persone esposte. Ma anche il cibo: la dieta mediterranea (ricca di frutta, verdura, pesce, olio di oliva) migliora le capacità di apprendimento. Insomma: avete un’ampia scelta di soluzioni per nutrire e arricchire la vostra mente. Provate e fateci sapere!

 

http://www.focus.it/comportamento/psicologia/30-modi-per-diventare-piu-intelligenti-articolo

 

ED ECCO 15 DEI 30 MODI PER MIGLIORARE L’INTELLIGENZA

 

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Lascia vagare la mente. Vari studi spiegano che vagare con il pensiero, soprattutto quando lo si fa inconsapevolmente, consente al cervello di concentrarsi e di sviluppare idee innovative per risolvere i problemi che più ci mettono in ansia.

 

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.Gioca con i videogame. I videogame, dicono gli studi, migliorano i riflessi e la capacità di svolgere più attività allo stesso tempo e riducono i pensieri ostili che si sviluppano durante un lavoro stressante.

 

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Rimanda le gratificazioni. La prova che funziona è in curioso esperimento. I bambini che – in cambio di due dolci in seguito – sono in grado di rinunciare a un dolcetto, anni dopo ottengono migliori risultati di chi lo mangia subito. I bambini che hanno raggiunto il successo non erano, al tempo degli esperimenti, dotati di particolare pazienza. Semplicemente riuscivano a reggere alla tentazione auto-distraendosi.

 

 

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 Diventa esperto di qualcosa. Impara a fare qualcosa di nuovo che davvero ti piaccia. Il tuo cervello funzionerà in modo sempre più efficiente quando lo farai. Non si nasce esperti: conta la pratica.

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 Esprimi le tue opinioni. Tutti possono diventare critici sul Web. Se ad esempio hai letto un libro, esprimi la tua opinione sul sito di Amazon.it o di Bol.it: il solo fatto di scriverla ti aiuterà a capire meglio quello che pensi. Lo stesso vale su Facebook, utilizzando sempre un tono educato e rispettoso delle opinioni degli altri. Anche quando il tema è caldo e l’interlocutore aggressivo e poco disponibile al dialogo.

 

 

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6 Bevi. La disidratazione costringe il cervello a fare più fatica e può appannare la tua capacità di programmare

 

 

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  1. Impara il taekwondo. O a ballare. O a giocare a squash. Cerca insomma un’attività che aumenti il tuo battito cardiaco e richieda coordinazione dei movimenti. Non è chiaro perché, ma è provato che l’attività fisica fa bene all’intelligenza.

     

 

 

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  1. Guarda Al Jazeera. O meglio: leggi un giornale (o guarda una tivù) di opinioni diverse dalle tue. Non chiuderti a nuove idee o a idee differenti dalle tue. Uno studio su persone che ascoltavano la versione inglese della televisione araba Al Jazeera ha dimostrato che avevano una mente più aperta di quelle che guardavano solo TV Usa.

     

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  1. Scarica le conferenze Ted. Le menti più brillanti del pianeta presentano ogni anno al Ted (Tecnologia, intrattenimento, design: idee degne di essere diffuse) le loro idee più innovative. Le potete ascoltare su www.ted.com e una selezione, con sottotitoli in italiano, è anche su Focus.it.| TED

     

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  1. Dormi bene. Fatti dei pisolini. E vai a letto presto. Una ricerca dell’Università Usa di Harvard dimostra che il cervello continua a elaborare ricordi e a memorizzarli anche dopo che ti sei addormentato. Poi ricorderai più facilmente.

     

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  1. Cancella il sorriso. Sembra provato che il semplice fatto di avere un’espressione accigliata, anche in modo forzato, rende il tuo modo di pensare più analitico e scettico.

     

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  1. Assisti a un festival letterario. Anteprime” a Pietrasanta, il Festival della mente a Sarzana, la Fiera del libro di Torino o il Festivaletteratura di Mantova: tutte occasioni per ascoltare autori di nuovi romanzi, idee e proposte stimolanti

     

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 13.Cementifica i tuoi ricordi. Per migliorare la tua memoria, associa la cosa che vuoi ricordare a un’immagine forte. Tecniche come quella dei “loci” consistono nell’accoppiare ogni ricordo a un luogo lungo un percorso immaginario: funziona!

 

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  1. Usa la “tecnica del pomodoro”. Si chiama così perché si può ricorrere a un normale timer da cucina (in realtà va bene qualsiasi strumento che ti segnali il passare del tempo). Ma non per controllare la cottura della salsa. Semmai per dividere il tuo impegno in blocchi di 25 minuti, prendendo un breve break tra uno e l’altro. È una tecnica per sfruttare al massimo il nostro tempo ideata da Francesco Cirillo negli anni ’80. Migliora l’agilità mentale.

     

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  1. Spegni lo smartphone. Continuare a leggere le email e gli sms che arrivano ti distrae e riduce la tua produttività. Ogni tanto spegni lo smartphone. O installa Freedom, un software che blocca per 8 ore l’accesso al Web, per poterti concentrare su quello che stai facendo.

     

Fonte: http://www.focus.it/comportamento/psicologia/30-modi-per-diventare-piu-intelligenti-articolo

 

Foto: RETE

 

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