Noi preferiamo chiamarlo Ilice (Quercus ilex).
È una grande risorsa. Perché si accontenta di suoli poveri, dirupi, valli scoscese. Perché dà stabilità a terreni e si offre come manto verde a tutte le nostre montagne. Perché, come carbone o legna da camino, ci ha aiutato a combattere le insidie dell’inverno.
Antonio Bottone lo trasportava con i muli. Lo vedete in Piazza Municipio. Tiene per mano una nipote di don Salvatore D’Auria.