Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio:
l’esercito marciava per raggiunger la frontiera,
per far contro il nemico una barriera.
Muti passaron quella notte i fanti;
tacere bisognava e andare avanti.
S’udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l’onde:
era un passaggio dolce e lusinghiero.
Il Piave mormorò: “NON PASSA LO STRANIERO”.
CENTO ANNI FA L’ITALIA SI BUTTAVA NELLA GRANDE GUERRA.
Oggi e domani ORSOMARSO BLUES pubblicherà materiale su questa tragica storia.
Per non dimenticare,
perchè si sappia quel che è stato, senza la retorica patriottica che ha coperto le miopi scelte della corona, del governo e gli oscuri interessi dei soliti pescecani,
perchè la memoria del passato sia di conforto nell’ora presente ed aiuti ad orientare il nostro cammino.
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