MERCURION – La chiesetta di Santa Maria di Mircuro

È probabile che la più importante tra le chiese rupestri orsomarsesi, la chiesetta di Mercurio, sia stata costruita da monaci provenienti dalla Siria a cavallo tra i secoli VI e VII. Lo dimostrerebbe l’architettura stessa dell’edificio, le cui caratteristiche principali si ricollegano a quelle di numerose chiesette sorte in clima bizantino in vari luoghi della Calabria, dell’Italia meridionale, ma anche dell’Asia Minore, specialmente in Cappadocia: navata unica, rettangolare, ingresso laterale, abside semicilindrica con copertura a ghiera plurima orientata verso levante

Le ipotesi che riguardano l’origine della chiesetta rupestre sono le più varie. Ad esempio Arnaldo Venditti, nel saggio Aspetti e problemi dell’architettura medioevale cita Santa Maria di Mercuri e suppone per essa un’origine prenormanna, mentre Biagio Cappelli, in polemica con chi vorrebbe ad Orsomarso la presenza di una chiesa del Beato Leon Luca, sospetta che quest’ultima sia proprio la chiesetta di Mercurio, un tempo detta del Beato Leon Luca e in seguito dedicata a Santa Maria di Mercuri.

Di certo, possiamo asserire che tutte le chiese di Orsomarso e la maggior parte di quelle che sorgono nel circondario, presentano una pianta rettangolare e un’unica navata.

In tal senso Santa Maria di Mercuri, non fa eccezione, pur presentando alcune particolarità quali l’ingresso laterale  – un tempo probabilmente ingresso principale se non addirittura l’unico di cui disponeva – ed alcune altre caratteristiche architettoniche comuni anche a San Leonardo, al culmine dell’abitato di Orsomarso, quali una serie di slanciate finestrelle a feritoia, un’elegante abside orientata a levante e il presbiterio segnato dai famosi subsellia.

Il tetto è a travatura a doppio spiovente nella navata a cui si aggiunge, sul lato che da sul dirupo, un’ala con copertura più bassa.

Fonte: ”LA VALLE DEI MONASTERI”  di G. Russo e Pietro Rotondaro

Tutto il testo sulla cappella di Mircuro lo trovate alle pagine 176/186

 

Leggetelo e fatelo leggere  questo libro, farà bene alla mente ed al cuore.

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