SORPRESA!! – Il Pil pro capite delle regioni del Nord doppio rispetto a quello del Sud. Emigrazione da sud a nord con un saldo di 744.000 abitanti: un esodo

 

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Mai come in questa estate s’è parlato e discusso di Questione Meridionale. Tanto che L’Espresso dedica, questa settimana, la propria copertina alla tematica. Campeggia in prima uno stivale vermiglio, monco da Gaeta in giù. E un titolone nero: “È sparito il Sud”.

La speranza principale, per chi scrive, è che non sia stata solo unan storiella estiva, un tema balneare, un hot topic, insomma, di quelli utili solo a tener calde illusioni e rotative. I dati riportati dal settimanale sono significativi: 174mila nascite al Sud nel 2014, numeri da depressione demografica che non si vedevano dallo sbarco dei Mille. D’altronde eravamo già edotti dai dati Svimez2015. A Matera ci si va con le Appulo-Lucane. Non crescono le strade ferrate ma, intanto, unendo sulla carta geografica i puntini corrispondenti alle trivellazioni sai che bel disegnino vien fuori.
Il 12 settembre il premier inaugurerà la Fiera del Levante a Bari. Sarebbe bello che in quella occasione parlasse ai governatori di tutte le regioni del Sud, visto che le governa tutte il suo partito. Una bella responsabilità, senza dubbio.

Intanto, l’inchiesta de L’Espresso va avanti snocciolando dati che più volte abbiamo ripreso anche qui: il Pil pro capite delle regioni del Nord che doppia quelle del Sud (il Trentino doppia la Calabria ferma a 15800 euro) con un peggioramento drammatico proprio nell’ultimo settennato: il Molise riporta una flessione del Pil del 22.8%; posti di lavoro persi al Sud, sempre dal 2008: 575.787;tasso di occupazione giovanile al 26.6% nel Mezzogiorno contro il 47.6% del Centro-Nord. E ancora emigrazione da Sud a nord con un saldo di 744.000 abitanti: un esodo, in parole povere. E poi l’indebolimento inesorabile e progressivo delle nostre università, che merita un approfondimento a parte.

 

Fin qui, siamo alle solite. Intanto, si è tenuto un seminario sul Sud di cui si è tanto parlato. Dove? A Milano, ovviamente. E chi lo ha organizzato? La governatrice del Friuli-Venezia Giulia. L’ironia è involontaria. Forse, osservava qualcuno, è stata scelta Milano perché da lontano si prende meglio la mira. Sui provvedimenti da prendere.

In quella sede, Alessandro Laterza (vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno e alle politiche di coesione) ha detto che tutti parlano di masterplan ma nessuno ha mai spiegato cosa sia, che il governo ancora racconta la favola del Sud che non spende i soldi dei fondi europei. Ricordando come la responsabilità sia in realtà delle lungaggini operative del Cipe. Il provvedimento che previde la riduzione del cofinanziamento statale ai fondi europei in alcune regioni del Sud, infine, non è certo una premessa per favorire la ripresa, proprio dove più occorre. È questo ondivago oscillare tra l’annuncio e l’essenza dei provvedimenti che più perplime chi, come noi, segue le vicende del Sud. Anche in un’estate calda di consapevolezza come quella appena trascorsa.

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Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/08/sud-la-questione-meridionale-non-e-soltanto-una-storiella-estiva/2014430/

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