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910 – Nasce a Rossano, nel rione San Nico, dalla nobile e ricca famiglia Malena, di origini bizantine. Gli viene dato nome Nicola.
930 – Rimasto orfano dei genitori e allevato dalla sorella maggiore, si sposa, appena ventenne, con una giovane rossanese di rara bellezza ma di basso ceto sociale, che gli dà una figlia.
940 -A seguito di malattia e di crisi spirituale si fa monaco assumendo il nome Nilo presso il monastero di S. Nazario, nel Cilento, dove permane per novanta giorni insegnando ai monaci l’arte calligrafica in cui è particolarmente versato oltre che esperto, ritirandosi poi a vivere nei monasteri dell’Eparchia greca del Mercurion.
943 – Conduce vita da eremita nella grotta di S. Michele, ai confini della Calabria settentrionale, in territorio di Laino [?] (*) (l’antica Laos dei coloni greci).
945 -Nel suo eremo riceve il primo discepolo rossanese, il b. Stefano e subito dopo anche il discepolo b. Giorgio.
952-953 – Fugge dal Mercurion a causa delle incursioni saracene e si rifugia in una proprietà di famiglia, ai piedi della Sila Greca, presso l’odierno abitato di San Demetrio Corone, dove fonda il suo primo monastero intitolato a S. Adriano istituendovi uno scriptorium per la trascrizione di testi vari e una scuola di calligrafia.
970-971 – Si incontra in Rossano con autorità civili e religiose.
973-975 – Fa visita alla sua città semidistrutta dal terremoto.
976 – Si sottrae conia foga alla nomina a Vescovo di Rossano.
978 — A seguito delle ripetute incursioni saracene abbandona definitivamente la sua terra e si porta nei principati longobardi.
979 – Fa tappa a Capua, dove riceve onori dal principe Pandolfo Capodiferro e dai capi della città che vorrebbero eleggerlo Vescovo di Capua.
980-994 – Dimora per circa quindici anni nel monastero di Vallelucio, concessogli da Aligerno, abate di Montecassino. Stringe proficui rapporti con i monaci dell’Ordine di S. Benedetto avviando così una intensa collaborazione tra le due comunità monastiche. Riceve, tonsura e veste da monaco il discepolo Bartolomeo di Rossano.
983 – E presente a Rossano dove incontra l’arcivescovo Blattone che agisce come diplomatico per conto degli arabi.Nella sua città, che ospita, per motivi di sicurezza, la Corte dell’Impero italo-tedesco, incontra l’imperatrice Teofama, moglie di Ottone II, impegnato nella guerra contro gli arabi-siculi. Conosce il figlio e il nipote di Ottone II, rispettivamente Ottone juniore e Brunone di Carinzia, divenuti poi Ottone III e Papa Gregorio V, che ancor fanciulli in Rossano apprendono i rudimenti della lingua greca sotto la guida dell’Arcicancelliere del Regnum Italicum, Giovanni Filàgato, un rossanese, poi Arcivescovo di Piacenza, abate di Nonantola e Antipapa col nome di Giovanni XVI.
994 – Dopo la morte di Aligerno, a causa dell’indegna condotta di vita del successore abate Mansone, sorgono dei dissapori tra le due comunità: Nilo con i suoi monaci si trasferisce nel monastero di Serperi, presso Gaeta, ove si trattiene per un’ decennio e dove riceve la visita dell’imperatore Ottone III.
1004 – Unitamente al discepolo Bartolomeo e ad altri fedeli seguaci, al sopraggìungere della primavera, pochi mesi prima della morte, fonda a Grottaferrata l’abbazia di S. Maria Odigìtria.
Fonte: A. Sitongia – S. Ferrari – BRANI DELLA VITA DI SAN NILO – Ferrari editore
(*) ORSOMARSO – Quel che resta dell’eremo di s. Nilo che si trova ad Orsomarso e non a Laino.