PREGHIERA DELLA SERA – “Mi curcu e nu’ m’impauru”

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Un tempo il contadino sentiva la precarietà triste compagna di strada. La siccità, una gelata, un temporale, in un attimo potevano rovinare i magri raccolti. La miseria era lì, sempre in agguato. Non c’erano garanzie, appigli. Solo il Cielo si offriva come speranza. La sera, prima di addormentarsi, chiedeva ai santi di proteggere anche il sonno.

 

 

Mi curcu

E nu’ m’impauru,

A capu a mia

C’è san Paulu,

A peri santu Michele,

‘Mminzu alla casa

L’angilu spasu,

‘Mmucca alla porta

L’angilu forte,

‘Mminzu alla via

La Vergini Maria,

Chi mi guarda

St’anima mia.

Guardamilla pi stanotte

Chi nu’ fazzu ‘na mala morte.

Cunfissata e cumunicata

la Santissima Trinità.

 

 .

 Di questa preghiera esiste un’altra versione. Clicca qui per leggerla

Foto: RETE

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One Reply to “PREGHIERA DELLA SERA – “Mi curcu e nu’ m’impauru””

  1. Lucia ha detto:

    Nonna Lucia, tutte le sere prima di addormentarci ce la faceva recitare.
    Che bei ricordi!

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