ORSOMARSO – Che fine hanno fatto le due pergamene?

 

 

 

Alfonso Papa è custode delle memorie della famiglia Freni. Gli sono grato per la disponibilità e la cortesia con cui sono stato gratificato più volte.

A lui devo anche questo documento.

È una scheda, la n.3, che , probabilmente, faceva parte dell’inventario dei beni culturali del nostro paese, organizzata dal soprintendente del tempo, Edoardo Galli.

A questo archeologo la Calabria deve molto. Quando venne istituita la Soprintendenza ai Monumenti della Calabria e della Lucania nel 1923 venne chiamato lui a dirigerla e vi rimase fino al 1936. In questi anni le iniziative furono tante. Se ne parla qui( http://orsomarsoblues.it/2017/03/edoardo-galli-archeologo-calabrese-maiera/ )

 

La dispersione del patrimonio storico di Orsomarso è una ferita che sanguina. Ricordo la sofferenza di mio padre quando raccontava di un antiquario di Cassano che veniva, periodicamente, con un camioncino e se ne andava carico di oggetti appartenenti alla chiesa.

 

Ecco, che fine hanno fatto i beni della chiesa? Queste pergamene dove sono finite? Perché non si organizza un museo cittadino, recuperando, anche dalla curia, quello che appartiene alla memoria di questa piccola comunità?

 

“Una comunità senza memoria è una comunità senza futuro”.

Chiesa S.G. Battista

 

 

(Trascrivo parte del contenuto della scheda per comodità di lettura.)

 

R. SOPRINTENDENZA PER LE ANTICHITÀ E L’ARTE DEL BRUZIO E DELLA LUCANIA

REGGIO DI CALABRIA

 

Provincia di    Cosenza                      Comune di    Orsomarso

 

N.  della scheda    3

 

 

 

Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista

N.2 pergamene con buone miniature, una è del 1571 regnante Paolo III e l’altra del 1663 regante Gregorio XIII.

 

Sono nell’archivio della parrocchia. Riguardano concessioni di privilegi o indulgenze date alle venerabili compagnie del Sacramento e delle Grazie, esistenti in detta chiesa.

 

Stato di conservazione –

 

Sono lacerate e sciupate poco.

 

Appartenenza dell’oggetto o del gruppo

Archivio della chiesa

 

 

La scheda porta la data del 12.02.1927 ed è firmata dall’arciprete, Francesco Donadio, e dal soprintendente, Edoardo Galli

 

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