Niente ritorna dopo quasi un secolo, a maggior ragione dopo un secolo di profonde trasformazioni. Meglio rassegnarsi: purtroppo il fascismo, quello che era stato annientato e che se tornasse sarebbe di nuovo sconfitto, non tornerà.
La camicia nera e il saluto romano oggi servono solo a intrattenere e in particolare a distrarre l’attenzione di una sinistra disorganizzata e per questo nostalgica, che nasconde la propria passività nei confronti del più brutale e arrogante neocapitalismo sotto un antifascismo formale, d’altri tempi, decontestualizzato e pertanto astratto, la via italiana alla correttezza politica.
Ogni epoca ha il suo fascismo e il nostro è in camicia bianca; il suo fine è il medesimo, l’ineguagllianza, però spaccia globalismo invece di nazionalismo, privatizza invece di statalizzare e usa i media piuttosto che i manganelli; perché questo adesso conviene ai ricchi e agli speculatori, gli stessi a cui un tempo, per fermare il socialismo, convenne usare le squadracce.
Ogni epoca ha il suo fascismo e chi manca di contrastare il proprio per continuare a far finta di combattere quello già battuto (e per sempre) dalle precedenti generazioni, non è un antifascista, tutt’al più un illuso, a volte un complice.
Francesco Erspamer
Dalla pagina fb dell’autore
Foto RETE