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Una volta, a chi paragonava assurdamente fra di loro cose disparate si diceva ironicamente: «Che cosa ha mai a che fare la luna con i granchi?». Si diceva che la luna influisse persino sui granchi, magri quando era calante, pieni e succosi quando cresceva.
Ma chi non vi credeva inventò questo detto.
Più noto è il proverbio «La luna non cura l’abbaiar dei cani», nel senso che essa è indifferente a quel che capita sulla terra; sicché si dice anche «Abbaiar alla luna» quando ci si lamenta o s’impreca senza frutto e senza speranza. Celebre è un terzo motto: «Mostrare» oppure «Far vedere la luna nel pozzo», vale a dire ingannare, raggirare, far intendere una cosa per un’altra. Il proverbio è nato da una novella che narrava come un burlone avesse fatto credere a un babbeo che la luna abitasse nel pozzo mostrandogliela in una notte serena di plenilunio.
V’è anche un consiglio per contadini e pastori: «A luna scema non salare, a luna crescente non tosare». E un ammonimento per i pigri che sono anche superstiziosi: «Luna favorevole o no, ogni cosa riesce bene se si fa di buonavoglia». Superato è invece quest’altro proverbio che riguardava i ladri, quando non c’erano ancora i faretti a batteria: «La luna fa lume ai ladri».
Numerosi sono i proverbi meteorologici che insegnano a prevedere il tempo con l’osservazione del nostro satellite. Si dice per esempio: «Cerchio vicino alla luna, acqua lontana e nebbia al mattino, cerchio lontano, acqua vicina»; oppure: «Al quinto dì della luna vedrai qual mese avrai»; o infine: «Alla luna settembrina sette lune le si inchina», nel senso che da quella luna si dovrebbe prevedere il tempo nelle sette lune successive. O ancora: «Luna bianca, tempo bello; luna rossa, vento; luna pallida, pioggia». Infine per sapere se la luna è crescente o calante anche i bimbi conoscono la regola: «Gobba a ponente, luna crescente; gobba a levante, luna calante».
Da LUNARIO, di Alfredo Cattabiani, Oscar Mondadori
Foto:RETE