Il mondo contadino, lo sapete, si reggeva sull’essenziale. La dote di una ragazza al momento del matrimonio era formata da un letto, un tavolo, qualche sedia e una cassapanca.
Non si producevano molti rifiuti, perché non c’era molto da rifiutare e perché le cose rotte si aggiustavano.
Calzolai, falegnami, sarti, caurarari erano impegnati, spesso, a riparare il rotto.
Anche i seggiari erano una risorsa.
Nelle case c’erano solo sedie artigianali. Solo i benestanti si potevano concedere poltroncine o divani di un certo valore.
Ad un telaio di legno con spalliera si fissava poi un sedile impagliato, di solito, con tagliamani.
U siggiaro, oltre al lavoro in bottega, faceva l’ambulante. Portava con sé sedie nuove ma era disponibile anche a riparare le vecchie.
Nella foto vedete ‘na siggiara al lavoro.