Mia madre

 

Non sempre il tempo la beltà cancella,
o la sfioran le lacrime e gli affanni;
mia madre ha sessant’anni
e più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore;
ah, se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca,
o quando, inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ma, se fosse un mio prego in cielo accolto,
non chiederei del gran pittor d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto;

vorrei poter cambiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio e lei,
dal sacrificio mio, ringiovanita.

EDMONDO DE AMICIS

FOTO: Antonietta Candia, mia madre

 

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