MATTIA PRETI – “Vanità”

VANITA’ – (part.)

Titolo: Vanità

Anno: 1650 – 1651

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni:   93,5×65

Città: Firenze

Collocazione: Galleria degli Uffizi

.

Classificato come Vanità negli inventari della Galleria degli Uffizi dove è approdato nel 1951, il dipinto raffigura una giovane donna con un turbante in testa, che tiene in una mano uno specchio e appoggia l’altra su un portagioie da cui esce un filo di perle. Un intenso fascio di luce colpisce la figura dall’alto, costruendo il volume. Le trecce, gli orecchini e la collana le adornano il viso. Lo specchio e i gioielli farebbero in effetti pensare a una allegoria della Vanità, ma Spike avanza qualche dubbio, osservando che «l’identificazione [ … l è incerta in quanto la figura, simile a una sibilla, è avvolta di luminosa spiritualità» (Spike 1999).

Il soggetto torna quasi identico in un’altra tela molto discussa dalla critica, Jaele uccide Sisara , conservata nel Museo Civico di Taverna: l’opera è stata recentemente esclusa dal catalogo di Mattia Preti, e avvicinata al fratello Gregorio (Spike 1997). Nel dipinto calabrese la fanciulla indossa abiti pressoché identici a quelli della Vanità fiorentina, con cui condivide anche la posa. Al posto dello specchio, regge il martello con cui ha appena ucciso Sisara. È concorde opinione che la Jaele di Taverna segua cronologicamente la Vanità di Firenze, e che è stata eseguita da un artista vicino a Mattia Preti.

Irrisolta è anche la questione della provenienza del dipinto: Spike ipotizza che possa essere identificato con la «testa di donna vestita alla persiana, in tela 4 palmi, con sua cornice mano del Cavalier Calabrese» (Spike 1999) registrata nell’inventario del cavaliere Petrucci stilato a Roma nel 1748.

Per quanto riguarda la cronologia si può far riferimento a una delle figure femminili inserite da Preti negli affreschi dell’abside di Sant’Andrea della Valle a Roma dipinti tra il 1650 e l’anno successivo (Spike 1997).

S.S. – Vittorio Sgarbi – Mattia Preti – Rubbettino, Soveria Mannelli (CS), 2013

Ti potrebbero interessare:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close