Simboli: IL NODO

Usualmente simbolo di annodamento, di connessione, anche del legame con poteri che assicurano protezione, ma altresì immagine simbolica della complicazione e dell’ostacolo.

– Presso gli Egizi

il nodo era un simbolo di vita e di immortalità; il nodo di Iside una sorta di -ankh con i bracci piegati in basso, era un amuleto molto usato. – Come simbolo dell’amore e del matrimonio lo si incontra a volte nell’ambito di riti nuziali. –

Statua di Iside greco-romana, con il nodo isiaco tra i seni

II mondo islamico

riconosce il nodo come simbolo conferente protezione; ali uomini arabi talvolta stringono dei nodi nella barba come rimedio contro il malocchio. – Assai diffusa

è l’interpretazione relazione simbolica filo scioglimento del nodo.

Nel buddhismo

il distaccarsi del saggio dal mondo della mera apparenza è accostato all’atto di slegare un nodo.

Anche la morte è a volte paragonata allo scioglimento di un nodo.

Slegare un nodo era un simbolo dell’aprirsi.  

In Marocco lo sposo poteva avere rapporti sessuali con la moglie soltanto dopo avere sciolto sette nodi sulle proprie vesti.

Per l’interpretazione psicoanalitica dei sogni un nodo può alludere a complessi e fissità psichiche; corrispettivamente, lo scioglimento di un nodo al superamento di problemi.

II taglio del nodo gordiano da parte di Alessandro Magno è usato in senso positivo come locuzione per indicare uno spirito di iniziativa risoluta; in senso negativo talvolta anche simbolo di primitiva impazienza.

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Da DIZIONARIO DEI SIMBOLI – Piemme

Alessandro recide il nodo gordiano, di Jean-Simon Berthélemy (1743–1811)

NODO GORDIANO

Il nodo gordiano era il nodo con il quale Gordio stringeva il giogo al timone del carro consacrato a Zeus. Secondo una leggenda greca, Gordio era un povero contadino che arrivò con la moglie in una piazza della Frigia con il suo carro. Dal momento che un oracolo aveva comandato ai Frigi di incoronare re il primo uomo arrivato alla guida di un carro, la popolazione lo nominò sovrano e, in suo onore, chiamò Gordio la città sorta sulla riva del fiume Sangario. In segno di gratitudine Gordio dedicò il suo carro a Zeus, legando il giogo al timone con un nodo talmente particolare da essere inestricabile. Un’altra profezia diceva che chi fosse riuscito a scioglierlo sarebbe diventato imperatore d’Asia. Ci riuscì Alessandro Magno, giunto in città nel 334 a. C. Il macedone dopo alcuni tentativi falliti, sguainò la spada e troncò il nodo con un fendente. E divenne imperatore. Per questo la locuzione “nodo gordiano” significa una difficoltà inestricabile che può essere risolta solo agendo con decisione ed energia.

FONTE: https://www.focus.it/cultura/storia/che-cose-il-nodo-gordiano

FOTO: Rete

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