IL FARINELLO, ovvero il Chenopodium album

Proprietà e usi di questa pianta spontanea commestibile

Il farinello (Chenopodium album) è una pianta spontanea commestibile presente dappertutto nel nostro Paese. È nota con diversi nomi volgari, come: farinello comune, spinacio selvatico o farinello bianco. È una pianta che da molti è considerata, erroneamente, un’infestante, poiché ha una grandissima capacità di riprodursi, sia negli orti domestici che nei grandi campi coltivati. Non tutti sanno però, che può essere mangiata e ha ottime proprietà nutrizionali. Addirittura, in particolari tempi di carestia, ha rappresentato una componente importante nella dieta dei contadini. Per questo motivo fa tuttora parte di molti piatti tipi regionali.

In quest’articolo vediamo le caratteristiche botaniche di questa pianta, le sue proprietà alimentati e gli usi in cucina.

Il farinello comune

Il Chenopodium album, è una pianta di tipo erbaceo con ciclo annuale, appartenente alla famiglia botanica delle Chenopodiaceae, la stessa degli spinaci e delle bietola. Il nome farinello si può facilmente associare alla farina, ed è dovuto a una patina bianca e pruinosa che si forma sulle giovani foglie della pianta e che ha funzione protettiva.

Habitat della pianta

Il farinello lo si trova facilmente negli incolti di campagna, nelle zone degradate. Tuttavia, predilige i terreni sciolti e ricchi di humus, ovvero quelli coltivati. Per questo motivo è da tutti visto come un’erba infestante, in quanto spesso presente negli orti in maniera massiccia. Ad esempio, è la principale pianta infestante per le coltivazioni di patate.

La fertilità del farinello

Il farinello è in grado di riprodursi all’infinito, in modo massiccio. Si pensi che una sola pianta può portare a maturazione fino a 60.000 semi, che restano vitali nel terreno per moltissimi anni. Questa sua caratteristica lo rende simile all’amaranto, altra pianta spontanea e commestibile, nota per la sua capacità riproduttiva.

Caratteristiche botaniche del Chenopodium album

Pianta di farinello

Il Chenopodium album è una pianta con ciclo annuale, in grado di raggiungere grandi dimensioni. Se trova le condizioni giuste può arrivare a superare i 2 m. di altezza. Ha una grossa radice fittonante, che àncora saldamente la pianta al terreno.

Ecco le sue altre caratteristiche peculiari:

-fusto: di tipo eretto, inizialmente singolo, poi molto ramificato al centro. È solcato da evidenti strisce longitudinali, con una superficie glabra. Con l’avanzare del tempo diventa semi-legnoso, specie alla base;

-foglie: le foglie del farinello sono alterne sul fusto, dotate di picciolo, forma sub-romboidale, con un margine dentato e sinuoso. Più grandi alla base della pianta, più piccole man mano che si sale sul fusto. Hanno colore verde lucido nella pagina superiore, biancastro farinoso in quella inferiore. Sono molli al tatto e quindi molto tenere;

-fiori: i fiori sono poco appariscenti, di piccole dimensioni e colore verdastro. Formano una piccola spiga posta soprattutto all’apice della pianta, ma anche all’ascella delle foglie più basse. La fioritura avviene in piena estate;

-semi: di piccolissime dimensioni, forma ovale, colore nero lucido.

Raccolta e parti commestibili della pianta di farinello

Il farinello è una pianta commestibile in molte delle sue parti. Quando è giovane si può usare per intero, togliendo solo la piccola radice. In primavera inoltrata, si cominciano a vedere nei campi i primi esemplari. Da pianta adulta ha il fusto troppo duro, per cui si utilizzano solo le foglie. A piena maturità si potrebbero raccogliere i semi per fare la farina, molto pregiata e nutriente.

Proprietà alimentari del farinello

La pianta di farinello ha ottimi valori nutritivi. Le sue proprietà sono simili a quelle degli spinaci, per alcuni aspetti migliori, ad esempio contiene più ferro. Le giovani foglie sono inoltre ricche di fosforo, potassio e vitamina B1. Nella medicina popolare si assumeva come antielmintico, oppure si preparavano degli infusi con le foglie con proprietà lassative e antiasmatiche.

La pianta di farinello in cucina

Nella tradizione si consumano i giovani germogli e le foglie della pianta di farinello. È possibile utilizzarli: crudi, cotti, lessati, al vapore o in padella. Sono perfetti per preparare molteplici pietanze, come risotti, insalate e zuppe; ripieno per ravioli, cannelloni e torte salate; per insaporire gnocchi e quenelles.

FONTE: https://www.coltivazionebiologica.it/pianta-farinello/

FOTO: Rete

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