Orsomarso e il suo dialetto: JITTARE I MINTOSE

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Nel tempo contadino la vita era dura. Bisognava arrangiarsi con l’essenziale e a volte mancava anche quello. Lo Stato era lontano. Quando si presentava, aveva il volto arcigno della cartolina di precetto, della finuguaria (tasse) o dei divieti. Andare a legna per scaldarsi e cucinare o procurarsi tutori per fagioli e pomodori comportava rischi. Se ti beccava la forestale erano multe, e per le magre finanze famigliari si metteva male. La durata media della vita era 70 anni. “Ha fatto a vita suja”, si diceva di uno che raggiungeva questo traguardo. La mortalità infantile era alta. Quando andavo come riscipulo nella bottega di Arnaldo per apprendere l’arte del falegname, capitava spesso di veder costruire piccole bare per bambini, rivestite di tela bianca e con una piccola croce. Una delle scene più dolorose, che la mia memoria conserva, era vedere alla Vianova una madre, sola, con la piccola bara sulla testa, camminare verso il cimitero a seppellire quel figlio morto troppo in fretta.

L’essenziale, di cui si diceva, non prevedeva medici, medicine o cure in ospedale. Ci si arrangiava con la medicina popolare.  Per mal di schiena, dolori reumatici, sciatica, nevralgie varie era risorsa jittari i mintose.

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Occorreva: un bicchiere, una monetina e un pezzetto di tela.

Si prendeva la monetina e la si avvolgeva nella tela, legandola con il filo, in modo da formare una specie di stoppino come ciuffetto. Se ne bagnava la punta con qualche goccia di olio. Si accendeva l’estremità e si poggiava sulla parte dolorosa, poi si copriva col bicchiere. Consumato l’ossigeno nel giro di qualche secondo, la fiammella si spegneva e la pelle veniva risucchiata nel bicchiere. Dopo un tempo prestabilito, con una piccola pressione sulla pelle, si faceva entrare aria nel bicchiere. Si prendeva lo stoppino con la monetina e si buttava, lontano; in questo modo lo stoppino si portava appresso anche il dolore. Se camminando se ne vedeva uno, non bisognava toccarlo. Prenderlo significava portarsi a casa anche il malanno. I ragazzi, però, non conoscendo i “rischi”, quando ne trovavano uno, si fregavano le mani. La fortuna aveva concesso di guadagnarsi qualche centesimo per le caramelle.

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NOTA A MRGINE

Jittare i mintose in italiano si dice coppettazione. È una tecnica antichissima. Qualcuno pare abbia trovato tracce di questa tecnica in un papiro egizio del 1500 a.C..  Alcuni centri ancora la praticano, servendosi, chiaramente, di metodi moderni. Ci sono dei rischi, per cui è meglio informarsi.

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