TOLSTOJ – “La principessa dai capelli d’oro”

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C’era una volta una principessa indiana dai capelli d’oro. Essa aveva una matrigna molto cattiva. La matrigna detestava la sua figliastra e indusse il re ad esiliarla. Fu condotta molto lontano, nel deserto, e vi fu abbandonata. Il quinto giorno la principessa dai capelli d’oro rientrò in casa di suo padre sul dorso di un leone.

Allora la matrigna indusse il re ad esiliare la principessa dai capelli d’oro in montagne selvagge dove abitano soltanto avvoltoi. Il quarto giorno gli avvoltoi la ricondussero a casa sua.

Allora la matrigna esiliò la principessa in un’isola in mezzo al mare. Alcuni pescatori la videro e il sesto giorno la riportarono al re.

La matrigna ordinò di scavare nel cortile un pozzo molto profondo. Vi fece discendere la principessa dai capelli d’oro e coprì l’apertura con molta terra.

Sei giorni dopo una luce apparve nel luogo dove era stata sepolta la principessa. Il re ordinò di scavare la terra e dentro si trovò la principessa dai capelli d’oro.

Allora la matrigna ordinò di forare il tronco di un gelso. Vi mise dentro la principessa e la abbandonò sul mare.

Il nono giorno il mare portò la principessa nella terra giapponese e i Giapponesi la trassero dal tronco del gelso. Ella era ancora viva.

Ma appena fu sulla riva morì e si trasformò in un baco da seta.

Il baco da seta si arrampicò sopra un gelso e cominciò a mangiarne le foglie. Quando fu alquanto cresciuto sembrò morto. Non mangiava più, non si moveva più

In capo a cinque giorni – il tempo dopo il quale il leone aveva ricondotta la principessa dal deserto – il verme riprese vita e riprese a rodere le foglie del gelso.

Quando fu di nuovo alquanto cresciuto, morì ancora una volta dopo quattro giorni – cioè il tempo che gli avvoltoi avevano impiegato a ricondurre a casa la principessa – tornò in vita e riprese a mangiare.

Il verme morì ancora e tornò in vita dopo sei giorni il tempo dopo il quale la principessa era tornala nella barca.

Morì una quarta volta e si risvegliò il sesto giorno, così come la principessa era stata tolta dal pozzo dopo sei giorni.

Infine, e per l’ultima volta, il verme morì e in capo a nove giorni — come la principessa aveva messo nove giorni prima di giungere al Giappone — riprese vita in un bozzolo di seta dorata, in forma di farfalla che volò via, poi depose uova dalle quali uscirono vermi che si acclimatarono nel Giappone. In cinque riprese questi vermi si addormentano e in cinque riprese si risvegliano.

I Giapponesi allevano molti bachi da seta e producono una grande quantità di seta. Il primo sonno del baco si chiama sonno del leone, il secondo sonno degli avvoltoi, il terzo sonno della barca, il quarto sonno del cortile, e il quinto sonno del tronco.

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Da “IL SILLABARIO”, di Leone Tolstoj – Liguori Editore

Foto: Rete

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