M.L. KING – “L’uomo stolto”

.

L’uomo ricco era stolto perché non si rendeva conto della sua dipendenza dagli altri. Il suo soliloquio contiene circa sessanta parole, eppure ‘io’ e ‘mio’ vi appaiono ben dodici volte. Egli aveva detto ‘io’ e ‘mio’ così spesso che aveva perduto la capacità di dire ‘noi’ e ‘nostro’. Vittima del cancro dell’egoismo, non si rendeva conto che la ricchezza è sempre un risultato del benessere generale, parlava come se potesse arare i campi e costruire i granai da solo.

Non si rendeva conto di essere erede di un grande tesoro di idee e di lavoro a cui sia i vivi che i morti avevano contribuito. Quando un individuo o una nazione trascura questa interdipendenza, siamo di fronte ad una tragica follia.

Possiamo vedere chiaramente il significato di questa parabola in relazione alla crisi del mondo attuale. Il meccanismo produttivo del nostro paese produce costantemente una tale abbondanza di alimenti che noi dobbiamo costruire granai più vasti e spendere più di un milione di dollari al giorno per immagazzinare le eccedenze. Un anno dopo l’altro, noi ci domandiamo: « Cosa farò, poiché non ho spazio per accumulare i miei prodotti? ». Ho scorto una risposta sui volti di milioni di uomini e donne battuti dalla povertà in Asia, Africa e America meridionale; ho scorto una risposta nella tremenda povertà al delta del Mississippi e nella tragica insicurezza dei disoccupati nelle grandi città industriali del Nord.

Che cosa possiamo fare? La risposta è semplice: nutrire i poveri, vestire gli ignudi e curare i malati.

Dove possiamo accumulare i nostri beni? Di nuovo la risposta è semplice: possiamo accumulare i nostri alimenti eccedenti, senza spesa, negli stornaci raggrinziti di milioni di figli di Dio che la sera vanno a letto affamati: possiamo usare le nostre grandi risorse di ricchezza per cancellare la povertà dalla terra.

Tutto questo ci dice qualcosa di fondamentale sulla interdipendenza di uomini e nazioni. Che ce ne rendiamo conto o no, ciascuno di noi è sempre ‘in debito’: noi siamo eternamente debitori di uomini e donne conosciuti e sconosciuti. Non portiamo a termine la colazione senza essere condizionati da più di metà del mondo. Quando ci alziamo al mattino, andiamo nella stanza da bagno, dove afferriamo una spugna che ci è stata fornita da un isolano del Pacifico; afferriamo un sapone creato per noi da un francese; l’asciugamano è fornito da un turco; a tavola, poi, troviamo caffè, che ci viene fornito da un sudamericano, oppure thè, fornitoci da un cinese, o cacao, da un africano occidentale. Prima di uscire per andare al lavoro, siamo debitori di più di mezzo mondo.

In un senso reale, tutta la vita è interdipendente. Tutti gli uomini sono presi in una inestricabile rete di reciprocità, legati in un unico tessuto di destino. Qualsiasi cosa tocchi direttamente uno, tocca indirettamente tutti. Io non posso mai essere quello che dovrei essere finché voi non siete ciò che dovreste essere, e voi non potete mai essere quello che dovreste essere finché io non sono ciò che dovrei essere. Questa è la interdipendente struttura della realtà.

L’uomo ricco, tragicamente, non se ne rendeva conto. Pensava di poter vivere e prosperare nel suo piccolo mondo egocentrico. Era un individualista impazzito. Realmente, era un eterno stolto!

.

Da “La forza di amare”, di M.L.King

Foto: Rete

.

King fa riferimento a questa parabola del Vangelo di Luca:

«Un ricco aveva dei terreni che gli davano abbondanti raccolti. Tra sé e sé faceva questi ragionamenti: “Ora che non ho più posto dove mettere i nuovi raccolti cosa farò?”. E disse: “Ecco, farò così: demolirò i vecchi magazzini e ne costruirò altri più grandi. Così potrò metterci tutto il mio grano e i miei beni. 19Poi finalmente potrò dire a me stesso: Bene! Ora hai fatto molte provviste per molti anni. Riposati, mangia, bevi e divertiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto! Proprio questa notte dovrai morire, e a chi andranno le ricchezze che hai accumulato?”». (Luca 12, 16-20)

Ti potrebbero interessare:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close