Le canzoni popolari hanno accompagnato l’emigrazione italiana raccontando le speranze, le paure, le nostalgie dei nostri connazionali all’estero[…]
L’emigrazione ha consentito a milioni di nostri connazionali di realizzarsi e trovare un proprio spazio nel mondo, ma non sono propriamente i loro successi a ispirare la maggior parte delle canzoni.
I canti, infatti, sono quasi sempre espressione di struggente nostalgia, di rimpianto per la patria e gli affetti lontani, di sogni infranti nella miseria e nelle sofferenze. Le canzoni degli emigranti narrano questi sentimenti. E spesso fanno la cronaca di grandi tragedie, come l’affondamento di bastimenti, intollerabili soprusi, perfino i linciaggi come quelli avvenuti fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento negli Stati Uniti.
Fonte: http://www.andarsenesognando.it/wp-content/uploads/2015/07/LiberEta_Binello_Canzoni-emigranti.pdf
Strada mia abbandunata, mo te lassu
chiagnennu me ne vaju le vie vie.
O quanti passi che da tia m’arrassu,
tante funtane faru l’uocchie mie.
Nun so’ funtane, no, ma fele e tassu,
tassu che m’entassau la vita mia.
Io partu pe’ l’America luntana,
nun sacciu adduje me porta la fortuna.
Sant’Antuone mio fallo venire
e non mi fa’ pigliare cchiu de pena!
Foto RETE