Il grillotalpa

Uno degli insetti che in quest’epoca di semine e trapianti può recare maggiori danni è certamente il grillotalpa. Quest’insetto diffuso in tutta Italia vive nel terreno, è di colore scuro, con robuste zampe fossorie e può arrivare a misurare 6 cm di lunghezza. Solo gli adulti di due anni hanno delle vere ali e sono in grado di riprodursi.

Il grillotalpa è onnivoro e mangia larve, elateridi, lombrichi e purtroppo anche le radici delle piante e i tuberi, arrecando danni gravi soprattutto nei semenzai, e mettendo sottosopra le aiuole in primavera.

Il grillotalpa non sì fa vedere, ma sono evidenti i danni che provoca: ogni giorno giovani piantine appena trapiantate possono scomparire oppure morire perché prive di radici. Rimpiazzare continuamente le giovani piantine può essere oneroso e spesso impossibile.

Diciamo subito che combattere il grillotalpa non è semplice. Si possono interrare a filo terra dei vasetti a pareti lisce: se questo insaziabile predatore vi cade dentro non riesce più ad uscire, restando spesso vittima degli uccelli, che ne sono ghiotti.

Al mattino presto vale la pena di frugare attorno all’ultima sua vittima, perché spesso l’insetto è ancora nei pressi e con un po’ di fortuna si può catturarlo. Quando si lavorano le aiuole fare attenzione alle gallerie che riesce a scavare: seguendole con un po’ di esperienza si può trovare la galleria principale verticale in fondo alla quale si trova il nido, per distruggerlo.

Sembra che pezzuole imbevute di petrolio infilate nelle gallerie servano ad allontanarlo. Il grillotalpa è sensibile anche al piretro, ma non irrorate assolutamente questo prodotto sul terreno: è dannoso anche per tanti microrganismi utili e per i lombrichi.

Da IL CALENDARIO DELL’ORTO BIOLOGICO, di P. Sarcletti – Giunti

FOTO: Rete

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