San_Giorgio uccide il drago_Antonio_Cicognara, XV sec.

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DRAGO

Nella tradizione mitologica di molti popoli ibrido essere vivente formato da serpente,sauro, uccello, leone, ecc., sovente con più di una testa.

In molte religioni incarna (spesso accanto al serpente) le forze primordiali ostili a Dio, che devono esser vinte; in tale contesto si sono creati molti miti sugli uccisori di draghi (Indra, Zeus, Apollo, Sigfrido, San Giorgio). – Nell’Antico Testamento il drago (accanto al leviathan) rappresenta il proseguimento dell’attività del caos preistorico, che minaccia la creazione e che deve essere sconfitto.

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 Nell’Apocalisse (12,3; 13,2; 16,3) il drago come principio di Satana perseguita la donna vestita di sole, che partorisce il (Cristo) bambino; viene fatto cadere dall’Arcangelo Michele. –

Nelle saghe e nelle fiabe il drago compare abitualmente come guardiano di un tesoro o della figlia del re rapita, incarnando così le difficoltà che devono essere superate prima di raggiungere un’alta meta.

– C.G. Jung vede nei miti dei combattenti di draghi l’espressione di una battaglia tra l’Io le forze regressive dell’inconscio. –

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Nell’induismo e nel taoismo il drago è considerato come potente entità spirituale, che può produrre la bevanda dell’immortalità.

In Cina e in Giappone è considerato portafortuna e protettore dei demoni. Conferisce la fertilità perché sta in stretta relazione con le forze dell’acqua e in particolare con il principio Yin; ma allo stesso tempo rappresenta le forze maschili attive del cielo e quindi il principio Yang; in quanto demiurgo produce da sé le acque dei primordi o l’uovo cosmico; il suo antagonista è la tigre. Motivo decorativo consueto è il drago che gioca intorno alla perla augurale, oppure una coppia di draghi. Il drago divenne anche simbolo imperiale in quanto potente entità mediatrice di principi opposti.

Il Drago è il quinto segno dello zodiaco cinese; corrispondente al Leone.

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Da “Dizionario dei simboli” – Dizionari Piemme

Foto: Rete